Come gestire la produzione di contenuti social in azienda

Consigli per semplificare al massimo la creazione di foto e video per il marketing

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Per le aziende che decidono di investire sui social, creare una presenza che le renda competitive nel tempo è di fondamentale importanza.  Stiamo senza dubbio entrando in una nuova era dei social: le persone – ormai di ogni età – sono molto più consapevoli nel loro uso di queste piattaforme e delle dinamiche che le regolano, per cui un cambio nelle abitudini a breve è inevitabile. Per questo una strategia che tiene di conto delle tendenze attuali ma consenta anche un rapido adattamento è sicuramente la scelta più saggia e permette inoltre di risparmiare tempo, risorse e budget.

Per metterla in pratica, abbiamo raggruppato qua di seguito quelle che sono le tendenze che noi di Corilla pensiamo debbano tenere a mente le aziende per orientarsi  nel prossimo futuro. 

Normalità e autenticità

Gli anni dal 2016 al 2022 sono stati caratterizzati da un alto livello di caos, con la pandemia come apice di anni di incertezza. Nel prossimo futuro si prevede che le persone cercheranno comprensibilmente di allontanarsi dalla negatività ma anche dall’eccesso, complice anche la recessione e purtroppo una povertà sempre più diffusa. Pinterest, ad esempio, sta diventando sempre più popolare con la Generazione Zeta perché è un’isola felice lontana dagli stimoli ansiogeni delle altre piattaforme. Meno estremi e più piccoli piaceri quotidiani, una direzione particolarmente importante per le aziende B2C e un aspetto da non sottovalutare anche in altri ambiti.

Unire le persone tramite creatività da replicare

Il successo dei meme e dei trend di TikTok fa direttamente appello alla neuropsicologia dell’essere umano: se siamo continuamente esposti a uno stimolo (es. la Wednesday Dance), in particolar modo uno facilmente replicabile, alla fine ripetiamo anche noi quel comportamento. I meme sono una variante di questo principio, perché permettono di personalizzare una base di partenza ben nota ai più (es. una foto del Festival di Sanremo) per inserire del testo inerente a determinate situazioni, anche molto specifiche. Questa modalità di comunicazione, ormai in voga da tempo, non sembra accennare a fermarsi, e le aziende possono prendere spunto da queste dinamiche per declinarle col giusto tono nella propria realtà.Iil nostro consiglio è che i brand non si limitino a calcare l’onda dell’ultimo meme, ma piuttosto sfruttino questa leva per delle iniziative volte a coinvolgere la propria community, come ad esempio la campagna Bauli #ANatalePuoi dello scorso anno dove lo spot televisivo mostrava le Stories Instagram originali dei consumatori che cantavano la celebre canzone natalizie ideata dal marchio.

L’importanza delle nicchie nell’influencer marketing e non solo

Il web sarà sempre più frazionato e sempre più insulare. Le già presenti bolle social (ma anche sui motori di ricerca) saranno amplificate dalla preferenza degli utenti verso microinfluencer, divulgatori e content creator estremamente verticali e niente affatto mainstream, per cui le aziende faranno bene a valutare anche questi canali piuttosto di mettere focalizzarsi su una persona sola con un gran pubblico oppure un canale che può raggiungere molte persone, poiché grazie a queste nicchie potranno arrivare in maniera più diretta a consumatori veramente interessati all’offerta e che realmente si fidano del creator coinvolto.

Video più lunghi, ma sempre coinvolgenti

Negli ultimi anni abbiamo visto come i video brevi abbiano conquistato e invaso i social, la teoria dei trend fa però pensare che ci sarà presto un’inversione di rotta perché gli utenti saranno talmente stufi di Reel e TikTok che inizieranno a preferire video più lunghi, capaci di farci compagnia per più tempo e quindi di approfondire realmente un determinato argomento. YouTube sarà probabilmente la piattaforma più idonea per questo, uno spazio da esplorare per le aziende, sia in termini di partnership che di creazione di contenuti, ma anche Meta potrebbe riservarci un cambio di rotta. Non dobbiamo però dimenticarci un grosso alleato della soglia di attenzione: il ritmo e la creatività dei contenuti che creiamo, un racconto fluente, un montaggio ritmato, un contenuto ingaggiante resta alla base dell’intrattenimento dell’utente rimangono comunque importanti.