L’equilibrio tra marketing e privacy

Bilanciare le esigenze di un marketing efficace con il rispetto delle normative non è una contraddizione, ma un'opportunità

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Nel corso degli ultimi anni, l’importanza della privacy e della protezione dei dati è notevolmente cresciuta. In un’epoca in cui ogni click, ogni acquisto e ogni interazione online lasciano una traccia digitale, le informazioni personali sono diventate il fulcro di molte strategie di marketing.

Questi dati consentono alle aziende di personalizzare le loro offerte, di comprendere meglio i propri clienti e di anticipare le tendenze del mercato. Tuttavia, l’uso di queste informazioni comporta una grande responsabilità: i dati personali rappresentano una risorsa preziosa e rispettare le normative sulla privacy non è solo una questione legale, ma anche etica e strategica. In Italia e in Europa, le leggi sulla privacy sono state rafforzate per proteggere i diritti degli individui. Queste leggi non solo stabiliscono regole chiare su come i dati personali possono essere raccolti, conservati e utilizzati, ma anche prescrivono pesanti sanzioni per le violazioni. La mancata conformità può comportare non solo multe significative, ma anche danni reputazionali.

Di conseguenza, la privacy e la protezione dei dati non sono più argomenti relegati agli esperti legali o ai responsabili della sicurezza informatica. Sono diventati temi centrali anche per i professionisti del marketing. Da qui l’importanza di comprendere come le leggi sulla privacy influenzano le attività di marketing e come le aziende possono navigare in questo mare normativo per garantire sia la conformità che l’efficacia delle loro strategie. Di seguito esploreremo le specifiche delle leggi italiane ed europee sulla privacy, vedremo come queste influenzano le attività di marketing e condivideremo consigli su come le aziende possono garantire la conformità senza compromettere l’efficacia delle loro campagne.

La normativa sulla privacy in Italia e in Europa

La normativa italiana sulla privacy, rappresentata dal Codice Privacy, e quella europea, inclusa nella nota normativa GDPR, sono i pilastri fondamentali per la protezione dei dati personali nel nostro paese. 

In Italia, il Codice Privacy richiede che le aziende ottengano il consenso degli individui prima di utilizzare i loro dati per scopi di marketing, assicurando trasparenza e rispetto dei diritti degli individui.

A livello europeo, il GDPR ha elevato la protezione dei dati a una priorità assoluta, richiedendo un consenso “libero, specifico, informato e inequivocabile” per l’uso dei dati personali. Questo regolamento si applica a tutte le aziende che gestiscono dati di cittadini dell’UE, anche al di fuori dell’UE, imponendo la necessità di misure adeguate per garantire la sicurezza dei dati. 

In breve, entrambe le normative enfatizzano la necessità di un marketing trasparente e rispettoso dei diritti degli individui.

Le possibili sanzioni

La violazione delle normative sulla privacy può comportare gravi conseguenze, tra cui sanzioni significative e danni alla reputazione. Le autorità di protezione dei dati in Italia e nell’UE sono dotate di ampi poteri per imporre multe e sanzioni a coloro che non rispettano le leggi sulla privacy.

Ad esempio, sotto il GDPR, le aziende possono essere multate fino a 20 milioni di euro o il 4% del loro fatturato annuo globale, a seconda di quale importo sia maggiore. Queste multe possono essere imposte per una serie di violazioni, tra cui la mancata attenzione del consenso adeguato, la mancata notifica di una violazione dei dati o la mancata risposta alle richieste degli individui di esercitare i loro diritti.

In Italia, il Garante per la protezione dei dati personali ha anche il potere di imporre multe e sanzioni. Ad esempio, nel 2021, il Garante ha multato una nota compagnia telefonica italiana per 27,8 milioni di euro per una serie di violazioni del Codice Privacy, tra cui la mancata attenzione del consenso adeguato per le attività di marketing.

Per evitare queste sanzioni, le aziende devono prendere sul serio il rispetto della privacy, garantendo che le loro attività di marketing siano pienamente conformi alle leggi sulla privacy, che il consenso sia ottenuto in modo appropriato e che i diritti degli individui siano rispettati. Questo può includere la formazione del personale sulle normative sulla privacy, l’implementazione di politiche e procedure per la protezione dei dati e la consultazione di esperti legali o consulenti sulla privacy per garantire la conformità.

Parola GDPR mostrata in una pagina di codici binari attraverso una lente d'ingrandimento

Attuare il cambiamento: ecco le buone pratiche da seguire

È quindi evidente come il rispetto della privacy sia diventato un pilastro fondamentale nel marketing digitale. In un’epoca in cui i consumatori sono sempre più consapevoli dei loro diritti, le aziende devono impegnarsi per garantire che le loro attività di marketing li rispettino.

Nel marketing via email e nei social media, il consenso dell’individuo per ricevere comunicazioni è un requisito indispensabile. Creare campagne di marketing rispettose della privacy richiede un approccio basato sulla trasparenza e sulla scelta dell’utente. Le aziende devono essere chiare su quali dati raccolgono, come li utilizzano e con chi li condividono. Devono anche offrire agli utenti la possibilità di scegliere come i loro dati vengono utilizzati.

MIriam Carmassi

Google Analytics è illegale?

In seguito a un provvedimento del Garante della Privacy italiano del 9 giugno 2022 si è alzato un gran polverone e sono circolate tante fake news, quindi facciamo chiarezza. Il provvedimento faceva riferimento a uno specifico sito web e a uno specifico settaggio di Google Analytics, in particolare una versione che dal 1° luglio 2023 non esisterà più, quindi è possibile continuare a usarlo. L’importante è impostarlo correttamente e per questo è consigliabile rivolgersi a degli esperti, come i nostri developers di Corilla.

Alternative a Google Analytics

Dato che Google è un’azienda statunitense e il trasferimento dei dati dall’Unione Europea agli USA è il principale problema che le autorità riscontrano nei loro controlli, molte realtà stanno cercando delle soluzioni made in UE. In particolare gli enti, le pubbliche amministrazioni e le istituzioni in molti casi hanno adottato una policy “no tracking” oppure usano software diversi. Quello più popolare è Matomo, che garantisce un tracciamento dei dati più anonimizzato rispetto al colosso americano.

Computer su scrivania con programma di posta aperto mostra notifica e-mail in arrivo

E-mail marketing e tutela della Privacy

Prendere le giuste misure prima e dopo l’iscrizione degli utenti è di fondamentale importanza, di seguito condividiamo alcuni dei principi di base da tenere presenti.

Al momento dell’iscrizione

1. Opt-in esplicito

Assicurati che la casella per l’iscrizione alla newsletter non sia preselezionata. Lascia ai destinatari la libertà di decidere se desiderano o meno ricevere le tue comunicazioni di marketing.

2. Testi facili da capire

Il testo che accompagna ogni casella da spuntare non deve essere “legalese” ma frasi chiare e comprensibili.

3. Link alla privacy policy

Includi un link alla tua informativa, che dovrebbe spiegare come gestisci i dati personali forniti dagli iscritti e come questi vengono utilizzati e condivisi.

4. Raccogli i consensi separatamente

Se raccogli anche altre informazioni oltre all’email o desideri inviare comunicazioni personalizzate o condividi i dati con terze parti (es. Facebook per pubblici lookalike), usa delle caselle da spuntare per ciascuna di queste opzioni.

5. Opzioni di opt-in specifiche

Se hai diversi tipi di comunicazioni di marketing, ad esempio newsletter periodiche o promozioni speciali, puoi utilizzare checkbox separate per consentire ai destinatari di selezionare le opzioni a cui sono interessati. In questo modo, riceveranno solo le comunicazioni rilevanti per loro.

6. Conferma dell’iscrizione

Una volta che i destinatari hanno selezionato le opzioni desiderate e fornito i loro dati, assicurati di inviare loro una conferma dell’iscrizione. Questa conferma dovrebbe includere un riepilogo delle opzioni selezionate e un modo per annullare l’iscrizione in qualsiasi momento.

Dopo l’iscrizione

1. Includi sempre un’opzione di opt-out

Nel footer di ogni email includi sempre la possibilità di annullare l’iscrizione e assicurati che gli step per farlo siano semplici e veloc

2. Gestisci i dati in modo sicuro

Adotta misure di sicurezza adeguate per prevenire la perdita, l’accesso non autorizzato o l’uso improprio dei dati.

3. Aggiorna regolarmente le liste

Mantieni la lista di iscritti aggiornata rimuovendo i destinatari che hanno revocato il consenso o che non sono più interessati alle comunicazioni. Questo contribuisce anche a migliorare l’efficacia delle campagne di email marketing.

4. Rispondi alle richieste

Gestisci le richieste di accesso ai dati, rettifica o cancellazione delle informazioni personali, assicurati inoltre di avere delle procedure in atto per farlo rapidamente.

Campagne digitali a pagamento

Le leggi sulla privacy di cui abbiamo parlato in precedenza e il conseguente adeguamento di Apple con il rilascio del sistema iOS14, che permette di oscurare gran parte delle proprie attività online, hanno avuto un impatto significativo sull’advertising online. 

Tracciamenti e ottimizzazione

A subire un grande impatto dopo questi cambiamenti è stata soprattutto Meta, l’azienda di Menlo Park che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp. 

  Per comprendere appieno l’impatto delle leggi sulla privacy di cui abbiamo parlato in precedenza, è necessario conoscere il concetto di tracciamento basato sui cookie e le limitazioni che lo accompagnano. 

  Fino a qualche tempo fa, i cookie erano ampiamente utilizzati per tracciare l’attività degli utenti sui siti web e personalizzare le esperienze pubblicitarie online. Tuttavia, con il rilascio di iOS14, Apple ha introdotto una serie di modifiche che limitano la capacità delle piattaforme di tracciare gli utenti attraverso i browser-based cookie, in modo da allinearsi con la nuova direzione legislativa che tanti paesi stanno adottando. 

  A subire un grande impatto dopo questi cambiamenti è stata soprattutto Meta, l’azienda di Menlo Park che gestisce FacebookInstagram e WhatsApp.

  Ciò significa che l’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie su questi social network è drasticamente limitata perché non si ha più accesso a una parte di dati e quindi rispetto a prima, Ad esempio, risulta più difficile monitorare in modo accurato il comportamento degli utenti, il completamento delle conversioni e l’efficacia delle strategie pubblicitarie.

  Nonostante Meta abbia introdotto la sua soluzione Conversion Api, che consente di tracciare direttamente le azioni degli utenti sul server, bypassando i cookie, alcuni gap restano. 

  Il colosso dei social network sta continuamente implementando degli adeguamenti alle legislazioni sulla privacy, ad esempio dal 21 giugno 2023 se le inserzioni sono indirizzate in Unione Europea si deve indicare obbligatoriamente la persona o l’organizzazione che beneficia delle adv (“beneficiario”) e, in caso di entità diverse, anche la persona o organizzazione che paga per le adv (“pagante”).

Elisa Pietrasanta

Al momento dell’iscrizione

Nel caso in cui un’azienda voglia usare i dati personali di clienti passati e attuali per attività di marketing, deve prima ottenere l’autorizzazione necessaria. Nell’informativa che viene fatta firmare alle persone, infatti si deve spiegare in modo chiaro e trasparente come i loro dati saranno utilizzati. È necessario chiedere il consenso sia per l’attività di retargeting, che ti permette di mostrare annunci mirati alle persone che hanno già interagito con il tuo sito o mostrato interesse per i tuoi prodotti/servizi, sia per l’utilizzo dell’elenco contatti come fonte per creare pubblici Lookalike. I pubblici Lookalike sono gruppi di persone che hanno caratteristiche simili ai clienti esistenti, caratteristiche che vengono appunto rintracciate andando a trovare i profili social corrispondenti alle email e numeri di telefono forniti come campione.

Privacy e cookie policy su siti web

È fondamentale che l’informativa e la cookie policy di un sito web riflettano l’uso di strumenti di tracciamento come Meta Pixel, LinkedIn Insight Tag e Google Tag Manager. Questi strumenti raccolgono dati sul comportamento degli utenti per ottimizzare le campagne pubblicitarie e migliorare il targeting degli annunci. Assicurati di informare gli utenti sull’utilizzo di questi strumenti, spiegando quali dati vengono raccolti, come vengono utilizzati e condivisi, e offrendo opzioni di gestione dei cookie.

Ragazza con smartphone in mano su sfondo turchese

Social Media

Permessi e autorizzazioni

È buona prassi che chiunque si trovi ad avere accesso ai canali social sia nominato data processor (o responsabile del trattamento dati in italiano) nel regolamento aziendale per la tutela della privacy, in modo che possa ricevere formazione e supporto in merito alla condotta da tenere e i rischi che ci possono incontrare nella gestione dei social. Infatti, quando si riceve un messaggio sui canali aziendali, spesso si vengono a sapere dei dati personali ben precisi, come uno studio medico che riceve una richiesta per verificare una diagnosi, per cui anche in questo caso occorre il parere di un legale esperto per determinare il miglior approccio alla privacy.  

Autenticazione a due fattori

Un altro aspetto importante della gestione dei social riguarda la messa in sicurezza degli account per prevenire attacchi hacker e conseguentemente una perdita di dati sensibili. Uno dei metodi che le piattaforme mettono a disposizione è proprio l’autenticazione a due fattori, che su piattaforme come Meta deve essere estesa anche al proprio profilo personale Facebook se lo si usa per Business Suite, Business Manager e altri pannelli gestionali tramite cui si aggiornano i canali social dell’azienda. 

In conclusione

In conclusione, l’equilibrio tra marketing efficace e rispetto della privacy non è una contraddizione, ma un’opportunità. Le aziende che rispettano la privacy dei loro clienti possono costruire relazioni di fiducia più forti, migliorare la loro reputazione e, alla fine, ottenere risultati di marketing più efficaci.